KPI – Significato e Utilità

Kpi significato

E sì, parliamo ancora dell’importanza dei dati nel digital marketing andando a capire che cosa sono e a cosa servono i KPI!



Significato di KPI



KPI è l’acronimo di Key Performance Indicator, in italiano è letteralmente un “indicatore chiave di prestazione”; un valore misurabile, che dimostra l’efficacia con cui un’azienda sta raggiungendo i principali obiettivi aziendali.

Le imprese sostanzialmente utilizzano i KPI per valutare i propri progressi e il successo che via via si ottiene nel raggiungimento degli obiettivi.

Un po’ semplicisticamente si può dire che i KPI misurano come e se stai raggiungendo gli obiettivi prefissati.

Come sono utili i KPI in un’azienda

significato KPI

KPI = è un indice dell’andamento di un processo aziendale, un valore misurabile utilizzato per valutare il successo di un’attività nel raggiungere un obiettivo.

Gli indicatori chiave di prestazione sono misure non finanziarie della performance aziendale, non hanno un valore monetario ma contribuiscono a generare il profitto dell’azienda.

Non sono valori assoluti, anzi, cambiano in base al settore economico o alla funzione aziendale (contabilità, commerciale, settore manifatturiero, saas, etc.)

Lasciando stare l’ambito prettamente aziendale e le complesse relative interne, andiamo ad approfondire che cosa sono i KPI di marketing, strumenti per noi importantissimi in quanto Growth Hacker…il nostro pane quotidiano insomma!

Se vuoi approfondire il tema in generale, clicca qui.

Cosa sono i KPI di marketing?

I KPI di marketing sono metriche che si utilizzano per valutare la bontà delle prestazioni rispetto alle attività di marketing specifiche; cartine tornasole che restituiscono, in modo chiaro e misurabile, gli effetti di una o più strategie di marketing.

In altri termini i KPI indicano i parametri per valutare il ritorno sull’investimento (ROI) in modo che l’azienda possa continuamente modificare ciò che non funziona e investire ancora di più in ciò che funziona.

Ad esempio, un project manager sta conducendo una nuova campagna di marketing per un’azienda di scarpe. Il team si allinea su un’ottima strategia creativa, mai provata prima. Per convalidare il successo della strategia della campagna, ha bisogno di KPI di marketing chiari per capire se funziona e perché funziona. La strategia funziona? Bene! Allora si potrebbe potenzialmente aggiungere questa strategia nuova a quelle da utilizzare spesso. 

Che cosa possono misurare i Key Performance Indicator?


Gli indicatori chiave di performance nel marketing misurano, come detto, l’efficacia delle iniziative messe in atto per raggiungere gli obiettivi, ad esempio:


  • fidelizzazione dei clienti
  • acquisizione di nuovi contatti
  • risposta ed ingaggio ad un certo contenuto
  • numero di azioni sperate, eseguite dai clienti (acquisto, download, richiesta di servizio, etc.)

KPI nel marketing digitale

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Nel marketing digitale è possibile tenere traccia delle azioni e reazioni degli utenti quasi alla perfezione e ciò consente di misurare con precisione l’efficacia delle iniziative promozionali.

I KPI nel marketing digitale sono misure imprescindibili ora più che mai perché consentono di avere un livello di precisione mai visto in nessun altro canale pubblicitario “tradizionale” (si pensi alle reclame in TV o ai manifesti pubblicitari, o ai volantini promozionali…).

Vediamo quindi più nello specifico alcuni KPI largamente presi a riferimento nel digital marketing.

Esempi di KPI nel marketing

Costo Per Lead

È un calcolo per sapere quanto denaro ha investito un’azienda per acquisire ciascuno dei suoi contatti, ad esempio dopo una campagna.

ROI

Leggi: ROI: CHE COS’È E FORMULA PER CALCOLARLO

Nuovi leads

Un lead è un utente “agganciato” dalla strategia di marketing messa in atto. Lead è ad esempio colui che ha lasciato l’email per essere ricontattato o semplicemente per rimanere aggiornato su quelle che sono le promozioni e le attività della nostra azienda. Un lead, insomma, è colui che ci ha permesso di aprire un canale di comunicazione con lui, che abbiamo inserito in database e che potrebbe diventare cliente.

Engagement rate sui social

L’engagement rate è il grado di connessione dei follower con un brand sui social media. Ad esempio: quanti commenti ha ricevuto l’ultimo post su Facebook? Quante condivisioni del reel su Instagram? Quante menzioni del brand in un determinato periodo di tempo?

Bounce rate del sito

La bounce rate di un sito è un altro KPI importante che ci dice: quante persone hanno abbandonato un sito dopo esserci entrati? Immagina di avere un ecommerce: è fondamentale capire dopo quanto, come e perché gli utenti escono dallo stesso senza aver completato l’acquisto. Analizzare questo indicatore chiave ci consente di pensare quali modifiche apportare per evitare che gli utenti si scoraggino e compiano invece l’azione desiderata.  

Tasso di apertura e di clic:

Nell’email marketing un indicatore chiave è sicuramente quello che ci dice quante persone hanno aperto una certa newsletter, quanti hanno cliccato sulla CTA, quanti si sono disiscritti, etc.

Ovviamente la lista dei KPI non finisce qui, ma quanto illustrato può bastarti per capire che fare marketing (fatto bene) non è un gioco improvvisato.

Avere un metodo di esecuzione e misurazione della strategia marketing applicata è fondamentale per capire qual è la strada più rapida verso la realizzazione degli obiettivi aziendali.

I KPI sono l’asso nella manica dei i marketer data driven: i growth hacker che utilizzano come approccio quello dell’ottimizzazione continua fatta di misurazioni, analisi, modifiche, test e così via.


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