Che cos’è il Growth Hacking Marketing? Te lo spieghiamo noi


Se sei capitato qui, probabilmente ti interessi di marketing per qualche ragione, ti è capitato di imbatterti, qua e là nel termine “growth hacking marketing” e vorresti capire con esattezza che cos’è e che cosa non è.


Ebbene, senza fare troppi giri di parole, vorremmo, alla fine di quest’articolo, lasciarti le idee chiare su questo mondo meraviglioso che è il Growth Hacking Marketing.

Salpiamo, rapidi!

Come tutti i nuovi termini, anche il growth hacking è spesso abusato, utilizzato impropriamente, di qua e di là, solo perché fa cool.

E allora perché molti esperti marketing amano definirsi growth hacker? Alcuni, evidentemente lo sono, altri utilizzano una denominazione esotica più seducente solo per differenziarsi dalla concorrenza.

Capisci bene quindi che dobbiamo partire dalle definizioni!

Innanzitutto chiariamo la terminologia:  non esiste alcuna differenza tra il growth hacking e il growth hacking marketing.

Distinguiamo poi tra il digital marketing “tradizionale” e il growth hacking marketing.

Growth Hacking Marketing VS Digital Marketing

Digital Marketing: mindset e operatività


Nel digital marketing, il punto di partenza da cui non si scampa è la valutazione del budget e la sua conseguente allocazione sulle infrastrutture tipiche (social, google ads, email marketing) tramite una strategia già collaudata e pressoché standardizzata.

Il flusso di lavoro è tendenzialmente lineare: si fa un’analisi preventiva, si considerano le opzioni, si distribuisce il budget e via, si lancia la campagna, il nuovo prodotto, etc. cercando di raggiungere i risultati sperati.

Growth Hacking Marketing


Il growth hacking marketing è invece una metodologia basata sui dati e sulla sperimentazione continua che ha come scopo quello di fare crescere un business il più velocemente possibile.



Si tratta di un processo circolare, in continuo divenire, che si mette continuamente in discussione al variare delle variabili e dei risultati dei test.

Nel growth hacking se una determinata strategia non funziona, non si pensa subito ad allocare maggiore budget modificando qualche parametro. No, si studiano i dati che hanno portato al fallimento e si ritenta, testando una nuova strategia.

Il growth hacking è prima di tutto un approccio, una mentalità, non una tecnica predeterminata.


E quindi, che approccio ha il Growth Hacker?

Il Growth Hacker ha un approccio data driven, ossia, “guidato dai dati”.

I veri protagonisti nel growth hacking marketing sono i dati; la raccolta e l’analisi di questi rappresenta l’inizio, il controllo e la fine di ogni ciclo del processo.


Il Growth Hacker le pensa tutte.

Deve essere un creativo analitico. Un problem solver che crea continuamente soluzioni nuove al fine di far crescere il business rapidamente ed al minor costo possibile.

Sarebbe però riduttivo chiamare i growth hacker, growth marketer, perché i primi sono…molto di più.

Infatti il Growth Hacker non interviene solo nell’elaborazione della strategia di marketing intesa tradizionalmente, ma tocca tutto ciò che è possibile modificare (value proposition, target clienti, prodotto, etc.) se questo significa crescere efficacemente e più velocemente.

Growth hacker marketing growth hacker

Un Growth Hacker è poi necessariamente curioso, analitico, instancabile e resiliente.

È in grado di ipotizzare, dare priorità e sperimentare soluzioni innovative.

E se fallisce? Deve fallire, lo mette in preventivo, per poter riprovare, testare, analizzare e crescere meglio. Il fallimento nel Growth Hacking non è un’esperienza negativa come nel marketing tradizionale, ma riduce drasticamente il costo complessivo della strategia; il fallimento non diventa una perdita di denaro, ma un’occasione di apprendimento in termini di conoscenza e di crescita.

Growth hacker marketing growth hacker


Questo perché, le tempistiche in cui trovano spazio strategia ed azione, nel growth hacking marketing, sono infinitamente più brevi proprio per essere più rapide: i cicli in cui la strategia viene testata vanno dai 15 giorni a 1 mese.

Nel marketing inteso tradizionalmente, i business plan invece coprono una previsione di 5 anni, suddivisi, spesso, in quadrimestri. 

Strategie di growth hacking

Come accennavamo prima, il growth hacking affianca, anzi implementa, le classiche strategie di digital marketing, a soluzioni innovative che migliorano il prodotto/servizio o che ottimizzano la retention e la revenue.

Il fine? Crescere e scalare, whatever it takes.

Growth hacker marketing growth hacker


Vediamone qualcuna:

  • Al classico content marketing sul blog del sito, si affiancano blog post su siti altrui tematicamente rilevanti
  • Alla creazione di contenuti coinvolgenti sui social media più conosciuti si aggiungono creative strategie omnicanale su piattaforme meno mainstream come Twitch, Pinterest o il recentissimo BeReal.
  • Scrittura e possibilità di scaricare ebook e white paper da utilizzare come lead magnet in un funnel ben strutturato
  • Webinar e podcast, eventi offline per coinvolgere l’audience e creare autorità, dando valore
  • Concorsi a premi
  • Email marketing
  • SEO
  • Affiliate marketing
  • Tecniche di gamification

    Ma anche:

  • Miglioramento del prodotto/servizio in termini di design, funzione, packaging, funzionalità
  • Creazione di prodotti/servizi aggiuntivi per completare l’offerta e aumentare le occasioni di guadagno
  • Riprogettazione del Customer Journey
  • Analisi e test di User Experience, User interface o Microcopy

Come le strategie, anche gli strumenti utilizzati in pratica sono diversi, innovativi, volti a raggiungere un grado di analisi dei dati che normalmente non sono nemmeno presi in considerazione dai marketer tradizionali.

Un esempio? Hotjar o CrazyEgg: sono strumenti per analizzare come si comporta un utente su un sito, restituendo statistiche su quelle che sono le aree di maggiore interesse di una pagina web o il comportamento degli utenti sullo stesso.

Ma di questo, parleremo un’altra volta!

Se invece vuoi hackerare la crescita del tuo business, non devi fare altro che cliccare qui sotto.

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